La Fondazione MACC ha presentato la residenza del progetto LABORATORIO MEDITERRANEO 2024 di Andrea Kvas (Trieste, 1986; vive e lavora a Milano), in Residenza nella casa degli artisti per un mese. A conclusione della sua residenza artistica, l’artista ha presentato il progetto intitolato “Sassolini”. Dice l’artista: ” ho deciso di chiamarlo così perché appena visto lo studio di Calasetta mi sono tornati in mente due lavori che da tempo avrei voluto sviluppare, le condizioni spaziali erano ideali. Ma il resto no: Calasetta d’inverno può essere difficoltosa per chi come me lavora principalmente con colori a base acquosa e la mia testardaggine nel voler lavorare con quel che trovavo nei pochi negozi aperti nel paese sicuramente non ha aiutato. Produrre quei due lavori sarebbe stato togliersi un paio di sassolini dalle scarpe, sassolini che mi son ritrovato a dover riporre nuovamente dove li avevo lasciati per anni. Potrebbe sembrare una breve storia triste, fallimentare, e invece è in poche parole una delle condizioni caratteristiche della mia pratica: operare con l’errore, il cambio repentino di direzione in favore di una ricerca immersa nel presente. Quel che mi sono ritrovato ad avere sottomano erano le fasi preliminari di due progetti che non realizzerò questa volta, ma che saranno la materia prima per qualcosa di inaspettato.”
BIO
Andrea Kvas (Trieste, 1986) vive e lavora a Milano. Il suo lavoro fonde un approccio giocoso e istintivo alla pittura con un’analisi e riconsiderazione dei codici che contraddistinguono questa disciplina. La sua ricerca pittorica richiede diversi schemi di fruizione che l’hanno portato a trovare diverse intersezioni con pratiche scultoree, relazionali e curatoriali. Usa una varietà di materiali industriali usati nella costruzione, decorazione e restauro, come i colori acrilici, pittura a base acquosa, resine, solfato di rame, latex, silicone… in questo modo Kvas testa i limiti e al tempo stesso il potenziale del linguaggio pittorico, attraverso un’apparente involontaria astrazione, dove particolari materiali chimici causano reazioni inaspettate.
Tra le recenti mostre personali si ricordano: SPAZIALE!, Thomas Brambilla, Bergamo (2022); Blac Ilid, Fondazione Smart, Roma (2020); Coppiette, Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna (2020); Staring Contest, ErmesErmes, Vienna (2015); Boy with bucket, Chert, Berlino, (2013); Campo, Museo Marino Marini, Firenze (2012). A queste si aggiunge la partecipazione a diverse mostre collettive, tra cui: Pittura Italiana Oggi, Triennale, Milano (2023); #80#90, Villa Medici, Roma (2019); SUperHost, Like a little disaster + PaneProject, Polignano (2019); Supervulcanos, Tarsia, Napoli (2019); That’s IT!, MAMbo, Bologna (2018). Tra i progetti speciali: Project Room #3, Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck, Milano (2019); Lo spavento della terra, Clima Gallery, Milano (2018)