it Italian
en Englishfr Frenchde Germanit Italianes Spanish
There aren't any widgets in this section. Go to WP Admin → Appearance → Widgets and add some to Top Bar Widgets. You can disable this section in the Theme Options.
Il Museo MACC osserverà i seguenti orari
Dal Giovedì al Sabato dalle ore 17:00 alle ore 20:00
Domenica dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Dal Lunedi al Mercoledì chiuso

Paolo Masi e la Collezione Permanente

Sabato 17 dicembre 2022:
ore 17.00 – inaugurazione della mostra Paolo Masi e la Collezione Permanente.
ore 19.00 – Arpége, concerto d’arpa di Chiara Vittone, melodie celtiche, latino americane e brani popolari, a cura dell’Ente Concerti Città di Iglesias

domenica 18 dicembre 2022:
ore 19.00 – Concerto di Natale della Banda Musicale G. Puccini di Calasetta

Fondazione MACC, Via Savoia 2, Calasetta (SU)

La Fondazione MACC, in collaborazione con l’archivio Paolo Masi, Frittelli Arte Contemporanea e la galleria Massimo Ligreggi, ha il piacere di presentare Paolo Masi e la Collezione Permanente: uno dei maestri italiani più rappresentativi dell’indagine analitica, del rigore, della libertà e sperimentazione per la prima volta a confronto con le opere della Collezione Leinardi custodita al MACC. A cura di Efisio Carbone, la mostra aprirà al pubblico sabato 17 dicembre fino al 30 marzo 2023, per l’occasione, a partire dalle ore 19, si terrà il concerto d’arpa, con l’esecuzione di Chiara Vittone con un programma di melodie celtiche, latino americane e brani popolari. La musica sarà protagonista anche domenica 18 dicembre con il Concerto di Natale della Banda Musicale G.Puccini di Calasetta.

La mostra:
Paolo Masi (1933) fa parte di quella generazione di artisti che negli anni Cinquanta, in Italia, rompe con il passato attraverso un’elaborazione sperimentale che libera la ricerca artistica dai canoni del formalismo e da ogni tipo di accademismo; così fu anche per Ermanno Leinardi (1933 – 2006) che negli stessi anni abbandonò il figurativismo per una ricerca orientata all’astrattismo geometrico e la traccia di questa rottura, oltre che nelle sue opere, è visibile nella sua collezione personale, raccolta nell‘arco di una vita e in seguito donata al Comune di Calasetta, oggi ospitata presso le sale della Fondazione MACC.

La ricerca artistica di Paolo Masi è sempre strettamente legata a una ininterrotta e continua sperimentazione sul modo di operare e trasformare la materia: il lavoro è per l’artista fiorentino qualcosa che di volta in volta si apre a nuovi approfondimenti e a nuove soluzioni come una sorta di opera aperta. Così come per Ermanno Leinardi, e le opere degli artisti da lui collezionati, il campo d’indagine è quello della percezione spazio-temporale dove luce e colore ne tratteggiano il carattere lirico.

In esposizione un nucleo di lavori che copre un arco temporale che va dal 2000 fino ad oggi, prevalentemente lavori su carta sui quali Paolo Masi interviene con una complessa operazione pittorica come la serie La geometria del posto, o la recentissima serie Vibrazioni. Il tutto in dialogo con le incisioni, le stampe, le tavole e i dipinti della Collezione Leinardi composta da opere di Joseph Albers, Sonia Delaunay, Lucio Fontana, per citarne alcuni, e i più importanti esponenti dell’arte astratto-geometrica e costruttivista europea.

A fare da cassa di risonanza alla mostra il progetto multimediale ARTESPLORA un viaggio virtuale e interattivo dentro la collezione permanente che rivoluziona il concetto di laboratorio didattico, a cura di Francesco Casu, regista Multimediale e realizzato in collaborazione con Pc Planet Group con il contributo di Stefania Mele per i testi e Pierluigi Dessì per le immagini. L’obiettivo principale del progetto è la creazione di un sistema multimediale interattivo che consenta agli utenti di entrare in contatto con l’importante collezione permanente del MACC in maniera semplice. L’installazione è composta da uno schermo interattivo ad altissima risoluzione che consente di riprodurre fedelmente le opere della collezione e di entrare anche nei più piccoli particolari di esse, dando all’utente una prossimità all’opera altrimenti impossibile nella fruizione ordinaria; la fruizione interattiva offre inoltre la possibilità di esplorare e rielaborare la Collezione attraverso la modalità “Crea la tua opera” che permette di selezionare particolari estratti dalle opere della Collezione permanente per la realizzazione di una nuova opera virtuale che arricchisce, virtualmente, tutto il percorso espositivo. Il Museo si apre così ad una nuova modalità didattica, divulgativa e ludica al contempo. Un sistema altamente tecnologico che porta la sezione didattica della Fondazione MACC tra le più avveniristiche del sistema museale sardo.

Paolo Masi Bio

Paolo Masi è nato l’11 maggio 1933 a Firenze, dove vive e lavora. La sua attività è strettamente legata a una continua sperimentazione sul modo di operare e trasformare i materiali; per Masi, l’agire artistico è sempre in fieri, e di volta in volta si apre a nuovi approfondimenti e nuove soluzioni.

Alla prima personale nel 1960 alla Strozzina a Firenze, seguono numerose mostre nelle principali gallerie italiane ed europee: Numero (Firenze), Cenobio (Milano), L’Aquilone (Firenze), Schema (Firenze), Christian Stein (Torino), Lydia Megert (Berna), d+c Mueller Roth (Stoccarda), Thomas Keller (Monaco), Primo Piano (Roma), La Polena (Genova), Ariete (Milano), La Piramide (Firenze), Centro d’Arte Spaziotempo (Firenze), Studio G7 (Bologna), Fondazione Mudima (Milano). Dopo il confronto con le sperimentazioni post-informali e la ricerca nell’ambito dell’astrazione e del neoconcretismo, si avvicina alle contestuali esperienze analitico-riduttive, scomponendo e riorganizzando sul pavimento e a parete aste di alluminio, specchi, fili o piccole stecche di plexiglas colorato che estendono anche alla terza dimensione la ritmicità dello “spazio-colore”. Ritorna alla bidimensionalità attraverso il progetto Rilevamenti esterni – conferme interne (1974-76), sviluppato all’esterno con foto Polaroid di tombini, muri e pavimenti iniziate nel 1974 a New York e, contemporaneamente, all’interno dello studio con le Tessiture (tela grezza cucita) e i Cartoni da imballaggio, dove utilizza per la prima volta adesivi trasparenti e coprenti, facendo emergere la struttura interna del materiale. Nel 1974 Masi è fondatore insieme a Maurizio Nannucci e Mario Mariotti di un collettivo che gestisce lo spazio no profit di Zona a Firenze, esperienza che troverà la sua continuazione a partire dal 2000 nel collettivo Base. Si ricordano le partecipazioni alle mostre collettive I colori della pittura. Una situazione europea, Roma (1976); XXXVIII Biennale di Venezia (1978); XI Quadriennale di Roma (1986); Erweiterte Photographie Wiener Secession, Vienna (1980); Livres d’artistes, Centre Georges Pompidou, Parigi (1985); Arte in Toscana 1945-2000, Palazzo Strozzi, Firenze e Palazzo Fabroni, Pistoia (2002); Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970-1980, Museo della Permanente, Milano (2007) e Alla Maniera d’Oggi. Base a Firenze, Chiostro di San Marco, Firenze (2010); La Torre di Babele, Ex fabbrica Lucchesi, Prato (2016); Versus. La sfida dell’artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegno, Galleria Civica, Modena (2016); le personali a Bludenz (2014), al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (2014), alla Fondazione Mudima di Milano (2014), al Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna (2015).

Nel 2013, in occasione della mostra allestita a Firenze presso Frittelli arte contemporanea, viene pubblicata da Gli Ori la prima monografia complessiva sull’artista Paolo Masi. La responsabilità dell’occhio a cura di Flaminio Gualdoni. Nel 2014 Masi presenta l’installazione Riflessioni Riflesse nel chiostro della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano, quindi nel Cortile del Palazzo dell’Archiginnasio a Bologna (2015), in Piazza San Fedele a Milano (2016) e l’opera Camminate come figli della luce nella chiesa di Sant’Eufemia a Verona (2016). Nel 2018 il Museo MA*GA di Gallarate gli dedica la mostra antologica Paolo Masi. Doppio Spazio e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea di Firenze presenta la mostra site-specific Paolo Masi. QUI.

PAOLO MASI E LA COLLEZIONE PERMANENTE

a cura di Efisio Carbone

Fondazione MACC, Via Savoia 2, Calasetta (SU) – orari: dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 20, sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20

There are no comments published yet.

Leave a Comment

Loghi Istituzionali